nonché dal personale sanitario. Dopo un anno di sperimentazione possiamo dire davvero di aver raggiunto un buon risultato. Seguiamo i ritmi del paziente, quindi significa che si può svegliare quando vuole non ha un orario fisso, può fare l’igiene quando preferisce e come vuole lui, in caso di resistenze, tuttavia, lavoriamo molto con il paziente per capire qual è la modalità migliore per agire. Il momento dell’igiene è quello in cui si può verificare l’aggressività e la reazione nei confronti dell’operatore. Abbiamo sperimentato delle tecniche di accompagnamento dell’igiene con la musica, con la preghiera.”
Gli operatori sanitari che quotidianamente assistono gli ospiti devono avere una particolare preparazione? Seguono corsi di aggiornamento?
“I nostri operatori sono tutti qualificati, hanno seguito un corso iniziale e poi hanno compiuto formazione sul campo, svolgendo le attività affiancati e
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imparando anche in modo creativo a trovare le diverse soluzioni alle varie problematiche che si presentano giornalmente.”
L’accesso ai reparti di degenza da parte dei familiari è libero o ci sono degli orari da rispettare?
“I familiari non hanno orari fissi, i cancelli della struttura chiudono alle otto di sera, ma possono durante il giorno venire quando vogliono e noi soprattutto cerchiamo di coinvolgerli; anche i familiari sono seguiti dalla psicologa. Coloro che hanno deciso di aderire hanno partecipato a dei gruppi di mutuo aiuto qui all’interno della struttura, seguiti da due psicologhe. In ogni incontro ci si focalizza su una determinata emozione, ci sono incontri sulla perdita, sulla rabbia, sulla morte, loro liberamente scavano nelle proprie emozioni e c’è un confronto tra familiari e pazienti, uno scambio di emozioni ma anche di suggerimenti.”
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