architravi, sfiorano l’altezza di 5 metri, ma una descrizione veramente minuziosa di Stonehenge dovrebbe comprendere molti altri elementi, che qui possiamo, tuttavia, anche trascurare. L’importante, per noi, è arrivare al cuore del mistero.
     Ci voleva un filo d’Arianna per giungere a capo di qualche verità in una simile foresta di pietra, ma, dopo la sentenza di Inigo Jones, dovettero passare quasi due secoli prima che qualcuno riuscisse ad avere l’intuizione giusta. Accadde nel 1771. L’archeologo John Smith era affascinato da Stonehenge, ma non era uno stravagante come quello Stukeley, che, 26 anni prima, dopo avere lungamente analizzato le relazioni geometriche fra le pietre del monumento, aveva affermato che doveva trattarsi di “un tempio dedicato al culto del dio Serpente”. Smith amava le osservazioni pazienti e all’alba del 21 giugno 1771, al solstizio estivo, stando accanto alla “Altar Stone”, la pietra lunga 5 metri che giace al centro del complesso, vide che il sole sorgeva esattamente al di sopra della “Heel Stone”, il possente monolito inclinato situato in mezzo al “viale” che conduce all’area del cerchio. Stonehenge era dunque il centro di un antico culto solare? Oltre due secoli sono passati da quando Smith formulò questa ipotesi e oggi, l’archeologia, sulla base di decine di altre scoperte compiute con l’ausilio dei mezzi scientifici più avanzati, è giunta a una conclusione che sembra inoppugnabile: Stonehenge fu di sicuro un gigantesco osservatorio astronomico di pietra e probabilmente anche un tempio dedicato al culto degli astri, in particolare del Sole e della Luna.
     I suoi colonnati circolari servivano a inquadrare il sole, attraverso una successione di “porte”, nelle varie fasi del suo ciclo, proprio come abbiamo visto con il Sese Grande di Pantelleria! Le relazioni geometriche e numeriche tra le “buche” e le pietre sono tutte connesse ai rapporti del sole e della luna nelle fasi di congiunzione, opposizione, solstizio, equinozio e “anno metonico”, ossia il ciclo di 19 anni che realizza la coincidenza del ciclo solare con quello lunare.
     D’accordo, ma chi e come realizzò questo fantastico osservatorio di pietra? Nell’Ottocento si pensò ai celti, a una creatura dei sacerdoti druidici. Oggi la scienza ha demolito questa romantica ipotesi. Stonehenge è ancora più antico dell’epoca druidica! La sua costruzione si realizzò in almeno cinque fasi, la più remota delle quali risale agli albori della protostoria britannica, quasi cinquemila anni fa. Un popolo del tutto ignoto concepì il progetto del “cerchio magico” della piana di Salisbury. Un popolo di agricoltori che diffuse la propria cultura dalla Cornovaglia fino alla Scozia. Questo popolo pre-celtico continuò a

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