nazionale e internazionale. Per noi l’iter valutativo è identico in tutti i casi. Da qualche anno la valutazione è diventata più articolata rispetto alle prime richieste che avanzava il Tribunale; per l’Internazionale ci sono ulteriori due punti che richiedono di dettagliare la conoscenza degli Enti Autorizzati.”
     Se una coppia non molto giovane vuole adottare un bambino piccolo che possibilità ha?
     (Episcopo) “La legge prevede una differenza di età massima di 45 anni dal coniuge più giovane, quindi, in teoria, una coppia di questa età potrebbe avere anche un neonato, perché la differenza massima è questa. Poi, la realtà è diversa, a volte queste notizie creano delle rigidità, mentre nell’adozione sono aumentate molto le coppie giovani e, a parità di condizioni, il neonato viene dato a quella più giovane.”
     Quando nella famiglia arriva il minore adottato quali sono le competenze del Centro Adozioni?
     “Rispetto all’adozione Nazionale si ha un primo anno di affidamento preadottivo, non è un’adozione conclusiva a tutti gli effetti; il Tribunale, infatti, chiede al Centro Adozioni di seguire l’inserimento del bambino nella nuova famiglia. Al termine di questo percorso, viene fatta una relazione che viene mandata al Tribunale, dopo di che si perfeziona burocraticamente, se tutto è andato bene, l’adozione. Per quanto riguarda l’adozione Internazionale, anche qui il Tribunale dei Minorenni di Milano ha dato mandato al Centro Adozioni di seguire il primo anno di inserimento, anche se il minore che arriva dall’estero entra in Italia che è già figlio a tutti gli effetti della coppia adottiva e quindi non c’è l’anno di affidamento preadottivo.”
     “Il nostro Centro Adozioni segue le coppie attraverso dei colloqui con la coppia genitoriale qui da noi e da protocollo ci sono tre visite domiciliari, per vedere il minore nel contesto. Sono previsti degli incontro di gruppo dei genitori, ogni gruppo viene formato in base all’età dei bambini, quindi facciamo dei gruppi con i genitori di bambini piccoli, mezzani e grandi, aspettiamo di avere almeno tre o quattro coppie. Cerchiamo di aiutarle nella costruzione della storia familiare, la quale sarà poi quella che verrà raccontata al minore. È molto importante formare i gruppi con questi criteri, in quanto hanno modo di condividere le problematiche legate all’età. I gruppi funzionano molto bene e anche le coppie partecipano volentieri. Trascorso l’anno, il Centro Adozioni comunque è sempre aperto, con accesso diretto; vediamo che le coppie tornano anche a distanza di quattro o cinque anni o perché dopo inizia il periodo dell’adolescenza e ci contattano per avere dei consigli.”

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