Progettare una candidatura significa, quindi, creare idee e prospettive condivise, significa rafforzare la propria identità territoriale e intercettare le migliori risorse intellettuali e gestionali ma, soprattutto, creare, al di là delle appartenenze, una visione d’insieme in un momento in cui l’Europa appare in crisi, poiché dilaniata da lotte intestine politico-economiche. Individuare la città che possa richiamare l’interesse internazionale e recepire le idee di comunanza può servire per consolidare il processo di interconnessione con altri Paesi e con altre culture.
     Bergamo, in questo senso e pur nella sua limitata estensione, si è proposta di vincere una grande sfida non solo per poter rilanciare tutto il territorio in un momento in cui la tendenza, causa lo stallo dell’economia, inibisce idee e iniziative, ma anche per tentare quel salto di qualità che la porrebbe in una posizione di influenza nello scenario internazionale. Anche il territorio propone, in termini qualitativi, realtà economiche ed industriali importanti , nella speranza che esse od altre possano offrire un fondamentale apporto per raggiungere l’obiettivo.
     Dal canto suo, la Provincia parteciperà al progetto con un contributo di 200 mila euro per sostenere il team incaricato di redigere il dossier per sostenere la candidatura di Bergamo. Le basi ci sono tutte, perché la Olivares può contare su una comprovata esperienza in economia, essendo, tra l’altro, anche docente di «Ideazione degli eventi» all'Università Cattolica di Milano, mentre la Lordculture è un’agenzia internazionale, che ha curato progetti per alcuni dei maggiori musei del mondo ed ha indicato la via da percorrere alle capitali culturali Glasgow e Poznan. Ovviamente, sarà necessario individuare anche gli investitori, pronti a sostenere finanziariamente la candidatura e la Provincia, che fa parte del comitato promotore insieme ai rappresentanti di Regione, Comune, Diocesi, Università e Camera di Commercio, ha fatto, a tal riguardo, un appello per precisare che serviranno altre risorse per investire nella prosecuzione del progetto.
     Bergamo potrà giocarsi le proprie “chanches” a patto che vengano reperite nuove risorse e ciò sarà possibile rivolgendosi al mondo delle imprese, anche se, come già ribadito, il momento congiunturale rende sicuramente più difficile orientare i potenziali sponsor verso un obiettivo che potrebbe anche non concretizzarsi. In ogni caso, la partecipazione al bando per entrare nella successiva ridotta lista delle città prescelte a diventare Capitale Europea

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