questo tipo di cucina ne è ricchissima, che provoca cefalea spesso intensa, vomito, diarrea, crampi addominali, vasodilatazione cutanea con orticaria o rush e acuirsi della crisi asmatiche in soggetti preposti.
Il più famoso di questi additivi, ovvero il glutammato di sodio, meglio conosciuto come “dado da brodo”, preparato industriale che ne contiene una grande quantità, viene usato spesso in cucina per insaporire le pietanze e, purtroppo, si trova anche nascosto nella maggior parte dei prodotti alimentari confezionati; sebbene sia stato spesso messo sotto accusa come responsabile di effetti negativi per la salute, dalle intolleranze alimentari all’aumento di peso, non è una sostanza particolarmente nociva, tuttavia, il suo abuso può provocare problemi.
Indicato tecnicamente con la sigla E621, esso è stato al centro di numerosi dibattiti da parte degli esperti, che hanno contributo alla sua cattiva fama; in realtà, oggi è possibile affermare che le sue controindicazioni sono simili a quelle del sale e i problemi di salute possono insorgere solo in caso di abuso, in quanto può causare intolleranze alimentari, ritenzione idrica ed un aumento di peso.
Attualmente in Europa l’uso del glutammato di sodio viene vietato negli alimenti per l’infanzia e, al di là della sua reale o presunta tossicità, il suo utilizzo rimane sostanzialmente un inganno per il consumatore dato che spesso viene utilizzato per migliorare alimenti di scarsa qualità.
In tema di salute, il messaggio che oggigiorno gli esperti vogliono trasmetterci è quello di abbassare il consumo di sodio negli alimenti, abituando il palato a gusti più delicati, utilizzando magari per insaporire spezie ed aromi come aglio, prezzemolo, timo, noce moscata e salvia, così come vi avevamo consigliato noi di Infobergamo.it nel mese di agosto del 2012.
Gli inosinati, invece, ovvero gli esaltatori di sapidità dall’E630 all’E640, vengono addizionati soprattutto agli alimenti stagionati ed hanno non pochi effetti collaterali: un eccesso di consumo di E630, E631, E632 e E633 viene correlato all’insorgenza della gotta, ovvero l’accumulo di acido urico nei tessuti; l’E634 e l’E635 vengono aggiunti alle patatine fritte in busta e possono causare asma ed iperattività, tant’è che, in alcuni Paesi esteri, il loro utilizzo è vietato; l’E636 e l’E637 esaltano il sapore degli alimenti tostati, ma, in Europa, dato che non si è sicuri sulla loro tossicità, sono vietati; l’E640 viene aggiunto ai cibi contenenti saccarina e possiede una leggera tossicità.