stata lunedì 8 dicembre 2008, la quale, essendo notoriamente giorno festivo, ci ha indotto ad optare per una partenza mattutina di buon ora, onde evitare il traffico che comunemente si trova nella sopra citata tangenziale, arrivandovi in ritardo sulla normale tabella di marcia. Così, mentre si viaggiava in automobile alla volta del capoluogo emiliano, l’argomento principe, memori delle precedenti esperienze, era il tempo che avremmo trascorso tra l’uscita dalla tangenziale stessa e l’effettivo ingresso ai padiglioni fieristici. Ebbene, quest’anno, come a smentire ogni nostro più pessimistico pronostico, l’imbuto dell’uscita otto, con nostro grande stupore, era praticamente semideserto, tanto che tutta l’operazione di parcheggio ed entrata alla fiera con tanto di obliterazione del biglietto ai tornelli si è risolta in soli 15 minuti, a fronte dei 60 e a volte 90 degli anni precedenti.

     Contenti ed ancora un poco increduli, ci addentriamo nei primi padiglioni che si trovano davanti a noi, cercando di capire il perché di un fenomeno tanto raro quanto anomalo come quello di quest’anno. E non ci è voluto molto a capire: se da un lato (organizzazione) tutto era
rimasto intatto come prima, dall’altro (tipologia della merce esposta) tutto era cambiato. Il Salone dell’Automobile di Bologna, quest’anno, è praticamente diventato la “fiera delle vetture ibride e dei carburanti alternativi”. Tra i padiglioni fieristici dove una volta capeggiavano tra gli stand dei vari brand automobilistici, elaboratori, preparatori e componentistica per la personalizzazione delle vetture, quest’anno era tutto un proliferare di aziende per la trasformazione delle vetture a benzina in veicoli cosiddetti “bimodali”, cioè a carburante alternativo, tanto che alcuni di questi, quelli dei maggiori rappresentanti del settore in Italia (leggi BRC e Renzo Landi), addirittura oscuravano alcune aree espositive di noti marchi automobilistici.
     In punto di fatto, dobbiamo dire, a onor del vero, che anche gli stessi marchi automobilistici presenti hanno attrezzato le loro stazioni espositive esclusivamente sul life-motive dell’ecologia, tanto che alcuni di essi si sono limitati solo a questo, con conseguente discapito nei confronti di tanti interessanti modelli e versioni di vetture, anche appena lanciate sul mercato. Un vero peccato!
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Bergamo, Bologna, 33, 2008, Motor, Show, Internazionale, Auto, Immagini, Spettacolo, Giovanni, Cozzi