oneri a carico della Provincia, costituisca rimedio efficace per contrastare risultati contabilmente negativi e forse anche inaspettati, tenendo conto che ricapitalizzare vuol dire, in poche parole, reperire fondi sottraendoli ad altri capitoli di spesa del bilancio provinciale, ovvero spalmare sui cittadini gli effetti di un errato investimento, ferme restando le possibilità di vedersi riconosciuti i danni patiti.
     In quest’ottica, suonando ciò come un implicito avallo da parte di un soggetto qualificato, può essere interpretata la decisione dell’ente di affidarsi all’Università di Bergamo per commissionare uno studio mirato con l’obiettivo di delineare soluzioni a breve termine e prevedere possibili sviluppi futuri delle società.
     Questa grottesca vicenda, che ancor prima che trovare censura da parte di Jannone ed ora di Pirovano ha messo in discussione il virtuosismo gestionale ed amministrativo della Provincia, non trova invece d’accordo Valerio Bettoni (abbiamo pubblicato questo stesso mese la sua replica inviataci in redazione), Presidente uscente dell’ente, che, sulle colonne dei quotidiani locali, ha fatto sapere di non condividere la catastrofica visione dei bilanci in rosso, sostenendo che la vicenda andrebbe letta, a suo giudizio, in altra direzione: il patrimonio netto provinciale, in dieci anni di giunta, si sarebbe, infatti, quasi triplicato, passando dai novantacinque milioni del 2000 alla cifra di duecentonovantacinque milioni di euro nel 2008. I numeri, da una parte snocciolati con un certo compiacimento e dall’altra con una certa irritazione verso atteggiamenti politici giudicati ingenerosi e non veritieri, riguarderebbero, in sostanza, investimenti realizzati per oltre un miliardo di euro ed opere già programmate ed in fase di appalto.
     Bettoni sostiene che le società partecipate dalla Provincia abbiano perseguito finalità pubbliche, con criteri privatistici sempre ispirati al rigore. Tutto questo si è tradotto in benefici concreti sotto gli occhi di tutti: è il caso dell’aeroporto di Orio, cresciuto fino ad assumere un ruolo guida per lo sviluppo della economia bergamasca, oppure della centrale eolica in Puglia, la quale porta energia pulita a Bergamo, senza dimenticare la rete per Internet veloce sulla banda larga per sostenere la competitività delle aziende. Né andrebbero ignorate le partecipazioni nelle società autostradali, che hanno accresciuto il loro valore grazie anche ai progetti ormai approvati della Pedemontana e della Bre.Be.Mi., opere che in prospettiva genereranno ricadute positive per l’intera provincia.
     Inoltre, ABM ha lavorato alla realizzazione di importanti strutture come la

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